Dalla sceneggiatura cinematografica originale di Gene Wilder e Mel Brooks (1974)
Regia e adattamento di William Jean Bertozzo
ANNO 2008
TRAMA:
Il testamento del defunto barone Viktor von Frankenstein, medico visionario della Transilvania, prevede che l'intero patrimonio vada al nipote, se e solo se egli sarà riuscito a distinguersi a livello accademico per i suoi contributi alla scienza medica. E in effetti il nipote, Frederick, che storpia volutamente la pronuncia del proprio cognome in Fronkenstin per voler dimenticare (e far dimenticare) la sua discendenza da cotale avo, è un eminente professore universitario dedito alla ricerca nel campo della neuroanatomia. Venuto a conoscenza del testamento del nonno e spinto da un atavico richiamo interiore verso la terra d'origine, si reca in Transilvania al castello dei von Frankenstein, dove incontra il nipote del servitore di suo nonno (Igor) e la fantomatica Frau Blucher, ex-assistente-fiamma del barone, che gli fa trovare nella biblioteca privata del castello il diario segreto del nonno con il resoconto dettagliato del famigerato esperimento. La lettura del diario lo pervade a tal punto da metterlo in balia dello spirito visionario del nonno, convincendolo definitivamente che la rianimazione di tessuti morti "SI PUO' FARE!"... Egli ripeterà quell'esperimento.
La popolazione transilvana, che intanto ha appreso dell'arrivo nel paese del nipote del temuto barone, preoccupata che possano ripetersi le sciagure causate al tempo dalla Creatura mostruosa cui il medico visionario aveva dato vita, incarica l'ispettore Kemp di indagare sulle intenzioni del giovane Frankenstein. Il nipote del barone riesce a nascondere al poliziotto le proprie intenzioni medico-scientifiche: mentre nel laboratorio, aiutato da Igor e dalla sua avvenente assistente Inga, ha già tutto predisposto per l'esperimento. Una nuova Creatura prende vita, ma qualcosa va storto. Il materiale cerebrale innestato non è quello previsto: infatti, invece del cervello di Hans Delbruck (scienziato e santo), il servitore pasticcione Igor recapita al professor Frederick quello di un abnormale, e la Creatura non sarà dunque dotata di tutti i "venerdì". La Creatura "demente" vaga ora libera e ribelle al proprio creatore per le lande transilvane. Il giovane Frankenstein, tuttavia, seguendo il suggerimento di Frau Blucher, si cimenterà ora nel tentativo di rieducare con amore e affetto la sua Creatura.
Ma l'arrivo in Transilvania della fidanzata ufficiale del dottor Frederick, Elizabeth, complicherà la vicenda: la Creatura rapisce infatti la futura sposa del professore, la quale... si innamora del mostro!
Ormai tutto il paese e' in rivolta contro Frankenstein, avendo saputo del rinnovato esperimento, e Frederick - in un disperato tentativo neuroanatomico - riesce a dare alla Creatura un'intelligenza superiore "travasandola" addirittura dal proprio cervello di scienziato. Il "travaso di intelligenza" ha comunque una conseguenza imprevista: se la Creatura può ora dissertare sulle sciagure umane, leggere di economia politica e convolare a nozze con l'infatuata Elizabeth, il professor Frederick von Frankenstein riceve in cambio una "beluinita'" che non spiace affatto alla sua neo-sposa ed ex-assistente Inga.
NOTE DI REGIA:
Il lavoro che la compagnia teatrale La Maschera di Valdonega ha rappresentato per la prima volta al Chiostro di Santa Eufemia, in occasione dell'Estate Teatrale Veronese 2008, nel corso della rassegna Teatro nei Cortili 2008, e' un libero adattamento teatrale, a cura di William Jean Bertozzo, della sceneggiatura cinematografica originale di Gene Wilder e Mel Brooks del 1974: "Young Frankenstein". La proposta teatrale de "La Maschera", anche se direttamente ispirata "da-e-a" quel film (divenuto ormai un vero e proprio "cult movie" della comicità surreale e parodistica), richiamerà tuttavia esplicitamente alcuni passi del testo originario ("Frankenstein ovvero Il prometeo moderno", del 1818) di Mary Shelley (1797-1851). L'intento e' comunque quello di far rivivere sulla scena la fortunata parodia hollywoodiana, riproponendo la comicissima storia del dottor Frederick Frankenstein e delle sue farsesche (dis)avventure nel tentativo di ripetere il famoso e macabro esperimento di rianimazione di un cadavere, cosi' come fece suo nonno: il barone Viktor von Frankenstein.
William Jean Bertozzo